Condanna nonostante il patto
Nonostante il concordato preventivo scatta la condanna per evasione Iva. A stabilirlo la Cassazione penale nella sentenza n. 35938 dello scorso 4 novembre. L’ammissione alla procedura minore, chiesta per debiti tributari scaduti prima della domanda, risulta infatti successiva alla consumazione del delitto: non può dunque avere efficacia nell’escludere la rilevanza penale o impedire che si perfezioni il fatto tipico previsto dalla legge. Il fatto poi che l’imprenditore adempia parzialmente il debito tributario dopo che il reato si è consumato non prova in alcun modo l’insussistenza del dolo. Né può essere valutata in modo positivo la circostanza secondo cui l’interessato, sempre in epoca successiva, mette il suo patrimonio immobiliare a disposizione degli organi concorsuali.