Il curatore conserva l’azienda
Dal Tribunale di Milano arrivano le istruzioni per la corretta gestione dell’attivo. Anche nella liquidazione giudiziale se alla data di apertura della procedura è ancora esistente un’azienda ‘vivente’ il curatore deve precisare gli atti necessari per la sua conservazione al fine di non disperderne il valore, giustificando in modo esaustivo tutti gli elementi idonei a sostenere le opzioni di gestione dell’attivo scelte dal curatore. Ciò deve avvenire sia che si tratti di esercizio diretto dell’impresa del debitore e/o affidamento in affitto dell’azienda o di singoli beni a terzi, ovvero del mantenimento del contratto di affitto d’azienda in corso. Diversamente se la continuazione dell’impresa in esercizio non è percorribile a causa dei costi che superano i prevedibili ricavi, il curatore deve giustificare le ragioni che consigliano di interrompere l’attività.