Rassegna Fiscale

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Debiti accollati non compensati

Ribadendo una posizione già espressa di recente l’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 291 del 12 novembre scorso, ha sostenuto che il ricorso alla compensazione tra crediti e debiti tributari riconducibili a soggetti diversi a prescindere dal ‘nomen iuris’ e dalla forma degli strumenti negoziali utilizzati per la circolazione dei debiti tributari configura un illegittimo accollo fiscale. L’istante intende costituire una Rete di impresa per favorire pratiche condivise di gestione fiscale, ottimizzare flussi tributari e gestione efficiente dei crediti d’imposta tra i retisti. Sempre l’istante intende utilizzare il mod. F24 con indicazione del codice tributo ‘50’ per effettuare la compensazione e chiede alle Entrate di confermare che tale pratica non configuri un accollo fiscale. Per l’Agenzia l’accollo dei debiti tributari è consentito ma non possono essere estinti con crediti di imposta dell’accollante. 


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