Trasparenza retributiva, metà delle imprese non la considera
Restano meno di sei mesi all’entrata in vigore della Direttiva europea e le aziende italiane sono ancora molto lontane dalla piena maturità sulla trasparenza retributiva. Il decreto attuativo dell’Italia è atteso entro il 7 giugno ma a fine 2025, nel nostro Paese, il Gender Pay Gap si attesta al 10,4% a sfavore delle donne e oltre un’azienda su due ha un approccio passivo o solo compliant rispetto alle indicazioni della Direttiva. Un sondaggio su oltre 1.000 aziende evidenzia che è ancora poco conosciuta la Direttiva Ue: sui temi di monitoraggio, equità e trasparenza le aziende italiane hanno infatti in media un livello di preparazione medio basso, pari a 2,6, in una scala da 0 a 4. I fattori organizzativi e strutturali che fanno la differenza nel garantire politiche retributive più eque e trasparenti sono principalmente legati alla cultura aziendale. In tutte le categorie di inquadramento le retribuzioni degli uomini sono mediamente superiori a quelle delle donne.