19 Dicembre 2025

Avvocato sospeso


Le Sezioni Unite civili della Cassazione, con l’ordinanza n. 32824 dello scorso 16 dicembre, hanno sospeso l’avvocato che fa carte false per farsi pagare. E che continua a utilizzare in giudizio il documento ‘taroccato’ nonostante la querela di falso proposta dagli eredi del cliente ne abbia escluso la genuinità: la persistenza nella condotta esclude la prescrizione dell’illecito disciplinare di natura permanente. Pesa sullo stop di un anno inflitto all’incolpato il fatto che il professionista si sottrae al pagamento delle spese di giudizio e si spoglia di un bene per toglierlo ai creditori: ‘deliberato e perdurante’ è lo spregio del principio di lealtà nei rapporti con il cliente, mentre l’avvocato deve adoperare una ‘particolarissima cautela’ quando utilizza in sede processuale una scrittura privata in cui il cliente riconosce il debito verso di lui. 


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