21 Dicembre 2025

Comportamenti anomali giustificano verifiche sul Pc


La Corte di cassazione, con la sentenza n. 28365/2025, ha confermato che è legittimo il licenziamento disciplinare irrogato da una società a un dipendente che aveva effettuato accessi abusivi al sistema informatico aziendale e diffuso dati riservati della clientela a soggetti esterni. Da un controllo del notebook aziendale in uso a un dipendente erano emersi oltre 54 mila accessi non autorizzati al sistema informatico nel periodo compreso tra ottobre 2020 e maggio 2021 e l’invio di 125 email contenenti dati riservati a dieci indirizzi email esterni. Il dipendente aveva contestato la liceità dei controlli sostenendo che il pc fosse di sua proprietà e che mancasse un’adeguata informativa preventiva. Sia la Corte d’appello che i giudici di legittimità hanno rigettato il ricorso del dipendente in quanto il notebook, al momento dei controlli, era ancora di proprietà dell’azienda. 


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