L’accesso al concordato semplificato presuppone un confronto aperto
Il Codice della crisi d’impresa all’articolo 25-sexies consente all’imprenditore di aprire il paracadute di riserva del concordato semplificato, quando le trattative nella composizione negoziata non abbiano avuto esito positivo e siano state svolte secondo correttezza e buona fede. Buona fede che è in stretta correlazione con una proposta di concordato. Il Tribunale di Bologna, con un recente decreto, ha escluso la buona fede in mancanza di un confronto reale e informato. Non è sufficiente l’assenza di dolo: occorre una proposta chiara, concreta, rispetto all’alternativa liquidatoria. I creditori devono essere messi nelle condizioni di valutare il piano su basi attendibili. Nel caso esaminato, il piano era incompleto e alcune soluzioni erano emerse solo nel concordato semplificato. Inoltre, termini e modalità di adesione imposti ai creditori sono stati ritenuti incompatibili con correttezza e trasparenza.