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La spesa pubblica vola a 1.183 miliardi nel 2023 Emissione titoli per 516

La legge di Bilancio 2023 bollinata ieri dalla Ragioneria dello Stato è arrivata alla Camera dopo la firma del Capo dello Stato. L’Esecutivo ha deciso di aumentare di 1,1 punti di Pil il deficit per far fronte all’emergenza energetica. Si attesta a 105 miliardi l’emissione di nuovi titoli di Stato, cifra simile a quella autorizzata ad inizio 2022 e successivamente ridotta grazie ad un incremento delle entrate fiscali, più alto del previsto. Nel 2023, però, ci sono importanti scadenze per il debito pubblico. I titoli di Stato da rinnovare saranno vicini ai 410 miliardi di euro, con un aumento dell’11% rispetto al 2022. La manovra autorizza il ricorso al mercato per un importo che arriva a 516,82 miliardi di euro, cioè 36 miliardi in più rispetto ai 480 previsti nella legge di Bilancio 2022. In termini percentuali l’incremento è del 7,59% ma lo scenario è cambiato di molto per l’inversione della politica monetaria che al rialzo dei tassi e allo stop agli acquisti dei titoli di Stato da parte dell’Eurosistema affianca ora annunci di riduzione del portafoglio dei bond governativi da parte di Francoforte. Ciò impone all’Italia, con alto debito, di tornare a collocare nuovi BTp sul mercato senza la copertura della Bce.


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