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Asseverazioni, piccoli errori sanati da una dichiarazione

Una nota pubblicata ieri sul portale dell’Enea dedicato alle detrazioni fornisce nuove indicazioni su come gestire le sviste nei documenti trasmessi. Per i piccoli errori formali nelle asseverazioni relative al Superbonus non va inviata una Pec; è sufficiente, invece, preparare una dichiarazione di atto notorio, da trasmettere al beneficiario della detrazione e da conservare in caso di controlli futuri. La nota riguarda molti casi: quelli più frequenti sono gli errori nell’indicazione dell’immobile sul quale si interviene, ad esempio scrivendo in modo scorretto il nome della strada o sbagliando il numero civico. Gli errori possono riguardare anche le indicazioni delle particelle catastali relative all’immobile o le generalità del beneficiario. Purché, invece, sia corretta la trascrizione del codice fiscale del beneficiario (che invece è fondamentale). Tutti questi elementi non incidono sulle parti sostanziali dell’asseverazione che invece sono quelle relative ai contenuti tecnici e a quelli economici.


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