Permute, rimborsi e detenzione: tre punti da chiarire per i cripto-asset
Se dal punto di vista tributario la regolarizzazione delle cripto-attività contenuta nella manovra 2023 è positiva, restano ancora molti nodi da sciogliere. In base alla nuova norma i fatti generatori di imposta per le persone fisiche possono provenire da 4 fonti: rimborso; cessione a titolo oneroso; permuta; detenzione. Si tratta di fattispecie che dovranno trovare una migliore regolazione. Suscita dubbi, ad esempio la previsione che stabilisce che non sono rilevanti fiscalmente le permute tra cripto-attività aventi eguali caratteristiche e funzioni. Le criptoattività, infatti, non hanno contorni netti: le classificazioni concettuali presenti sono al più finalizzate al perimetro della regolazione finanziaria, peraltro senza alcun supporto normativo. La proposta di regolamento Mica individua tre principali categorie di cripto–asset: gli ART; gli EMT; gli altri cripto-asset, categoria residuale della quale fanno parte anche gli utility token. Esclusi, invece, i securitiy token e gli Nft e la DeFi.
