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Imu 2023, l’acconto evita (per ora) i rincari: rata da 10,5 miliardi

Il 16 giugno scade il termine per versare l’acconto Imu. Lo Stato conta di incassare 10,5 miliardi di euro. Mancheranno 450 milioni, ovvero i versamenti sospesi per i Comuni alluvionati di Emilia-Romagna, Marche e Toscana. Gli immobili ora esonerati dall’Imu dovranno versare l’acconto entro il 20 novembre ma in un’unica soluzione. E questo, meno di un mese prima del saldo. È quanto emerge dal decreto Alluvioni pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 1°giugno scorso. Rinvio a parte, gli edifici inagibili hanno una riduzione Imu del 50%; ma non sono escluse altre norme ad hoc a livello locale o nazionale. L’acconto Imu si paga con le regole del 2022. Gli eventuali aumenti decisi dai Comuni per il 2023 avranno effetto solo per il saldo di dicembre. Dunque, il conto da pagare adesso è quello riferito al primo semestre, ma con le vecchie regole. Entro il 14 ottobre i Comuni devono inviare le proprie delibere al Mef che dovrà pubblicarle entro il 28 ottobre. (Ved. anche Italia Oggi: Tempi stretti per l’acconto Imu’ – pag. 10)


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