Ricerca e sviluppo, per il credito d’imposta spunta la sanatoria con saldo e stralcio al 50%
La soluzione che il Mimit ha proposto al min. Economia sul credito d’imposta Ricerca e sviluppo del periodo 2015-2019 rappresenterebbe un vantaggio per tutti i settori e non solo per quello moda, con la possibilità di ridurre del 50% il riversamento volontario in caso di adesione alla sanatoria per gli indebiti utilizzi in compensazione. Un emendamento di Fratelli d’Italia al decreto omnibus riflette lo schema studiato dal Mimit. In sostanza, se sarà sciolto il nodo delle risorse, le imprese potranno aderire alla sanatoria versando un importo almeno pari al 50% del credito utilizzato, e non necessariamente l’intero valore. Contemporaneamente, si allungherebbero i termini per aderire inviando la richiesta all’Agenzia delle Entrate, dal 31 ottobre 2024 al 31 dicembre 2024. La proposta mira anche a uno slittamento di due anni dei termini per il versamento, attualmente fissati al 16 dicembre 2024 in caso di rata unica e al 16 dicembre 2024, 16 dicembre 2025 e 16 dicembre 2026 in caso di 3 rate.