Nel 2023 le famiglie hanno perso l’1,5% del potere d’acquisto
Nel 2023, a causa dell’inflazione, le famiglie italiane hanno perso l’1,5% del potere di acquisto. A certificarlo è l’Istat secondo la quale, lo scorso anno, la spesa media mensile delle famiglie si è attestata a 2.738 euro (+4,3%), rispetto ai 2.625 euro del 2022. L’incremento di spesa non è dovuto al miglioramento del tenore di vita ma all’inflazione al 5,9% che ha ridotto la spesa in termini reali delle famiglie appunto dell’1,5%. Il caro vita ha spinto le famiglie a risparmiare sugli acquisti di beni alimentari e a modificare le proprie abitudini di consumo. La propensione al risparmio delle famiglie ha registrato un calo del 6,3% rispetto al 2022. La riduzione dell’inflazione costituisce il principale obiettivo della Bce che proprio recentemente ha deciso di apportare un secondo taglio di 25 punti base al tasso di interesse sui depositi. A Francoforte ritengono che l’inflazione sia sulla traiettoria giusta e sulla buona strada per tornare all’obiettivo del 2% entro la fine del 2025.