Residenza con il rompicapo di relazioni personali e presenza
La nuova disciplina della residenza fiscale delle persone fisiche disciplinata dall’articolo 2 del Tuir viene esplicata dall’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 20/E/2024. L’intento è quello di semplificare e dare certezza ai rapporti fisco/contribuente e nel contempo di rendere coerente la normativa interna con la migliore prassi internazionale. Tuttavia si ritiene che complicherà e aumenterà contenzioso e incertezze. Di questo si ha conferma leggendo il documento. La prima novità della circolare è la definizione di domicilio che viene individuato nel luogo in cui si sviluppano in via principale le relazioni personali e familiari della persona. La seconda novità è il criterio della presenza ultra semestrale in Italia. Finora la presenza fisica era correlata all’individuazione dei concetti di domicilio o residenza; per effetto delle novità la stessa assumerà un’importanza chiave nel determinare la residenza fiscale. Infatti si potrà ritenere fiscalmente residente colui che, per la maggior parte del periodo d’imposta, è presente in Italia e ciò a prescindere dalla residenza e/o domicilio.