Rassegna Fiscale

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Le spese di smantellamento divengono capitalizzabili

I costi di smantellamento e/o ripristino rientrano tra i costi capitalizzabili. Si tratta delle spese che le imprese sono chiamate a sostenere al termine dell’utilizzo di un cespite, in virtù di un obbligo legale o contrattuale, per la sua rimozione e per la bonifica del sito sul quale il cespite insiste. La novità figura nel documento Oic 16, nella revisione completata lo scorso marzo. Gli emendamenti si applicano ai primi bilanci con esercizio avente inizio a partire dal 1°gennaio 2024 o da data successiva; gli eventuali effetti derivanti dall’applicazione degli emendamenti stessi sono rilevati retroattivamente, ma è consentita l’applicazione prospettica ai sensi dell’Oic 29. Con la pubblicazione della circolare 26 del 19 dicembre scorso Assonime ha esaminato l’aggiornamento delle regole contabili esplorando le possibili ricadute di natura tributaria. Come anticipato, la novità prevede che i costi di smantellamento e/o ripristino rientrino tra i costi capitalizzabili e siano iscritti nel momento in cui è assunta l’obbligazione a smantellare il cespite e/o ripristinare il sito in cui il cespite è ubicato in contropartita ad un fondo rischi e oneri.


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