Il Concordato va a settembre
È atteso oggi in Consiglio dei ministri il primo decreto legislativo 2025 correttivo della riforma fiscale. Si affiancherà ad un altro decreto legislativo attuativo della riforma fiscale, quello sul restyling delle accise. Il primo riguarda il concordato preventivo biennale, un istituto molto controverso. Arriverà anche l’esclusione a regime della fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie. Il Cpb sarà sottoposto ad una revisione che prevede come prima cosa una proroga del termine per aderire. A regime, infatti, l’adesione deve avvenire entro il 31 luglio, ma accogliendo la richiesta dei commercialisti questa data slitterà a settembre per evitare nuove obiezioni da parte della Ragioneria. Non slitterà, invece, la sperimentalità per i forfettari e neanche la possibilità di una nuova sanatoria con il meccanismo del ravvedimento speciale la cui scadenza di versamento è fissata per il prossimo 31 marzo. Ad esserne interessati sono i 600 mila aderenti al concordato che hanno scelto anche la sanatoria.