Fusioni, senza perizia non si riportano le perdite
Operazioni straordinarie. L’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 278/2025, ha affermato che in una fusione per incorporazione in cui l’incorporata presenta delle posizioni soggettive al 31 dicembre 2023 a fronte delle quali supera il test di vitalità ma non il limite del patrimonio netto, in quanto l’ammontare di tali posizioni è superiore al valore del patrimonio netto contabile, non avendo predisposto una perizia di stima atta a far emergere il valore economico del patrimonio netto, essa non ottiene la possibilità di disapplicare le norme in questione e di riportare questi asset fiscali. Secondo le Entrate il ricorso al patrimonio netto economico sarebbe sì alternativo rispetto a quello contabile, ma di fatto necessario qualora gli asset fiscali siano superiori al suddetto patrimonio netto contabile. Per le posizioni maturate a fine 2023 è necessaria l’omologazione. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Fusione, limiti al riporto fiscale’ – pag. 26)