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Opzione donna prorogata ma accessibile a poche lavoratrici

Opzione donna viene prorogata ma si riduce fortemente la platea delle potenziali beneficiarie. Per accedervi la legge di Bilancio 2023 richiede alla lavoratrice di avere, entro il 2022, almeno 60 anni di età e almeno 35 anni di contributi. Il requisito anagrafico scende a 59 anni se si ha un figlio e a 58 in presenza di almeno due figli. Rispetto al passato la differenza deriva dall’essere o meno madre. Ai requisiti anagrafico e contributivo la nuova Opzione donna ne richiede altri, come: essere una ‘caregiver’; avere una riduzione della capacità lavorativa di almeno il 74%; essere state licenziate o essere dipendenti di aziende in difficoltà per le quali è aperto un tavolo di crisi. Con queste nuove regole Opzione donna sarà accessibile a 2.900 lavoratrici; la proroga dell’anno scorso ne aveva previste 17mila. 


questo articolo si trova a pagina pag. 21 di Sabato 3 dicembre 2022