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Tracciabilità rifiuti, addio Sistri Dal 15 giugno il nuovo registro

Il 15 giugno entra in vigore il nuovo Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (Rentri). Ma fino al 15 dicembre 2024 tutto continua con le vecchie scritture. Il Rentri appare molto diverso dal Sistri, già solo per i ridotti costi dei diritti di segreteria e dei contributi annuali e per la valorizzazione del ruolo dell’Albo gestori. Il nuovo registro è regolato dal decreto 4 aprile 2023 del ministero dell’Ambiente e prevede un modello di gestione digitale che consente alle imprese di adempiere agli obblighi di tracciabilità previsti per i rifiuti dal Dlgs n. 152/2006. Ora tutti questi dati sono integrati nel Rentri che pare offrire ai soggetti obbligati la riduzione di oneri burocratici e una breve spendita di tempo nella compilazione. Nel contempo si candida a garantire una maggiore omogeneità e fruibilità dei dati. Il Rentri è gestito dal min. Ambiente e utilizza la piattaforma telematica dell’Albo gestori, interconnessa con la rete della Camere di commercio. Due le sezioni: anagrafica degli iscritti e tracciabilità.


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