Appalti, conta l’autonomia
Con l’ordinanza n. 20591 del 24 luglio scorso la Corte di cassazione ha affermato che il requisito dell’organizzazione di mezzi e materiali dell’appaltatore può essere minimo negli appalti in cui prevale l’apporto di personale di unità specializzate, mentre negli appalti c.d. ‘labour intensive’ rileva soprattutto il reale assoggettamento al potere direttivo e di controllo sui propri dipendenti da parte dell’appaltatore cui deve essere affidata la realizzazione di un risultato in sé autonomo, da conseguire attraverso un’effettiva e autonoma organizzazione del lavoro. Il recente decreto legislativo 19/2024 ha intensificato la lotta al lavoro irregolare, con frequenti contestazioni di frode fiscale legate a contratti di appalto. La Corte di giustizia europea ha stabilito che per provare una frode fiscale, è necessario dimostrare che l’operazione sia finalizzata esclusivamente a ottenere un indebito vantaggio fiscale escludendo da tale novero i casi connotati dal solo mancato versamento da parte del fornitore dell’Iva autodichiarata come dovuta all’Erario, ove il medesimo abbia correttamente adempiuto ai propri obblighi dichiarativi.
