Accordi di ristrutturazione estesi ai creditori non aderenti
Ieri è entrato in vigore il Dl n. 118/2021 sui processi di ristrutturazione che consentono di approcciare con nuovi strumenti la crisi d’impresa. Per la negoziazione assistita si dovrà tuttavia attendere l’entrata in vigore di un specifico decreto attuativo in rampa di lancio. Le imprese che oggi sono interessate a processi di ristrutturazione possono optare per una versione più ampia degli accordi di ristrutturazione dei debiti, c.d. ‘a efficacia estesa’. Il decreto citato introduce l’articolo 182-septies nella legge fallimentare che amplia notevolmente l’ambito di applicazione degli accordi ad efficacia estesa. Questi prevedono che – nei soli casi di prosecuzione dell’attività aziendale – gli effetti dell’accordo di ristrutturazione siano, appunto, estesi anche ai creditori non aderenti che appartengono alla medesima categoria, individuata tenuto conto dell’omogeneità di posizione giuridica ed interessi economici. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Una crisi d’impresa negoziata’ – pag. 24)