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Alla Corte Ue l’indetraibilità dell’Iva per società bocciate al test operatività

Potrebbe violare il diritto di neutralità dell’imposta l’indetraibilità dell’Iva prevista per le società di comodo. La Corte di cassazione, con l’ordinanza interlocutoria n. 16091 depositata ieri, rinvia la decisione alla Corte di giustizia Ue. La questione ha origine dall’indetraibilità dell’Iva in capo ad una società ritenuta di comodo in conseguenza dell’applicazione del test di operatività. La Cassazione si è interrogata sulla legittimità del diniego nell’ipotesi in cui non siano eseguite operazioni attive rilevanti in misura non coerente al test di operatività. Per i giudici del Palazzaccio il mancato superamento del test di operatività non assumerebbe rilevanza quale prova incontrovertibile del difetto della qualità di soggetto passivo dell’ente, ma solo quale presunzione legale dell’assenza di esercizio di un’attività economica. Il diritto alla detrazione è ammesso anche in assenza di operazioni attive, a patto che i costi siano imputabili all’attività d’impresa.


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