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Comuni al lavoro per le ricadute Tari delle nuove regole sui rifiuti

Con la pubblicazione del Dlgs 116/2020 gli uffici tributi stanno cercando di capire gli effetti delle novità sulla tassa rifiuti. L’operazione non è agevole perché le modifiche recate al testo unico ambientale devono essere raccordate con la disciplina Tari. Il Dlgs 116/2020 modifica l’art. 238 che disciplina la Tia 2, sostituita però dalla Tari. La modifica recata alla Tia 2 consentirebbe alle imprese che producono rifiuti urbani di non conferirli al servizio pubblico, ma per un periodo minimo di 5 anni. In tal caso è previsto che l’impresa non sia tenuta alla corresponsione della quota di tariffa rapportata alla quantità di rifiuti conferiti. Al di là di questo va rilevato che per le nuove regole le utenze non domestiche possono conferire al di fuori del servizio pubblico i propri rifiuti urbani previa dimostrazione di averli avviati al recupero mediante attestazione rilasciata da chi effettua il recupero dei rifiuti stessi. La norma si riferisce ai ‘rifiuti urbani’ delle utenze non domestiche. Categoria che sostituisce i rifiuti assimilati.


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