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Finto preliminare spia

Rischia una condanna per riciclaggio l’imprenditore che sottoscrive un finto preliminare su un immobile ristrutturato con il profitto dell’evasione fiscale. Lo ha sancito la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 27848 del 24 giugno 2019 ha respinto il ricorso del legale rappresentante di una Srl coinvolta in una inchiesta per frode fiscale e riciclaggio. I giudici di piazza Cavour hanno confermato il sequestro preventivo a carico di una piccola azienda di Caserta il cui manager era accusato di evasione fiscale. Dalle indagini era emerso che il profitto del reato era stato impiegato per la ristrutturazione di un immobile per il quale era stato poi sottoscritto un finto preliminare di compravendita. Da qui è scattata la misura che alla base ha come illecito anche il riciclaggio.


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