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Forfettari, per i dipendenti scattano le ritenute arretrate

I forfettari sono tenuti ad effettuare le ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati che hanno erogato; il decreto Crescita, in corso di approvazione definitiva, conferma la norma contenuta nel decreto legge. Il regime forfettario prevede l’esonero dall’applicazione delle ritenute per i contribuenti che lo adottano; tale esonero, dice l’art. 6 dl 34/2019, non va applicato con riferimento alle ritenute sui redditi di lavoro dipendente e sui redditi a questo assimilati. Scopo di questa disposizione è adeguare il regime forfettario alle modifiche apportate dalla legge di Bilancio 2019; quest’ultima, infatti, ha eliminato la soglia di 5mila euro riferita alle spese sostenute per l’impiego di lavoratori, al di sopra della quale non era consentito accedere al regime. Non è quindi previsto più nessun limite di compensi corrisposti relativamente al personale dipendente. Le ritenute relative ai mesi da gennaio ad aprile dovranno essere divise in 3 rate e trattenute dalle retribuzioni dei mesi di agosto, settembre e ottobre per essere versate entro il giorno 16 del mese successivo.


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