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I commercialisti: no al carcere e ai limiti per le banconote

Per il presidente dei commercialisti, Massimo Miani, ‘impostare il meccanismo delle detrazioni fiscali sulla base del reddito espone a rischi. Siamo d’accordo sul fatto che i grandi evasori non abbiano bisogno di risparmiare sulle fatture mediche, però eliminare le detrazioni a chi guadagna tra 100 e 120 mila euro può indurre a una maggior evasione. Bisogna ricordarsi che le somme sottratte a fisco prevedono spesso complicità diffuse. Inutile prendersela con artigiani, professionisti e partite Iva se poi pur di avere uno sconto si è pronti a non chiedere la fattura’. Abbassare a mille euro la soglia del contante – prosegue Miani – serve a poco, per far crescere l’uso della moneta elettronica bisogna utilizzare la leva degli incentivi e delle agevolazioni. Il carcere per gli evasori espone al rischio di penalizzare gente innocente e di intasare inutilmente le procure.


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