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Il bonus facciate al 60% subisce la concorrenza dell’ecobonus fino al 75%

Dal 2022 il bonus facciate è sceso al 60% e per molti contribuenti è più conveniente l’ecobonus al 65% che in alcuni casi sale al 70-75%. Prima di optare per l’ecobonus rispetto al bonus facciate vanno analizzati i lavori che si intendono effettuare, per verificare se questi, agevolati con il bonus facciate, sono incentivati anche con l’ecobonus. Ad esempio il bonus facciate si applica ai lavori non eco riconducibili come quelli riferiti alle grondaie e ai pluviali che rientrano più difficilmente nell’ecobonus. Lo stesso vale sugli ornamenti e sui fregi, per il rifacimento del parapetto dei balconi, della relativa pavimentazione o per la verniciatura della ringhiera in metallo. Rientrano nell’ecobonus, invece, l’isolamento termico delle facciate, dei ‘terrazzi a livello’ o del lastrico solare. Per quanto concerne i limiti di spesa, il bonus facciate è preferibile rispetto all’ecobonus perché non prevede limiti assoluti, tranne quelli di congruità, in caso di lavori iniziati dopo il 5 ottobre 2020 e indipendentemente dall’opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito.


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