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Imprese, sconti rafforzati per Ires e Imu sui capannoni

Le commissioni Bilancio e Finanze della Camera hanno approvato il taglio progressivo dell’Ires per le imprese che reinvestono gli utili in azienda. Si attesterà al 20% nel 2023 e non più al 20,5% come prevede ora il decreto Crescita. Così come la deducibilità da Ires e Irpef dell’Imu pagata dalle imprese sui beni strumentali sarà integrale e non più limitata al 70%. Il taglio dell’Ires garantirà nel 2024 una riduzione del prelievo di oltre 503 milioni di euro e dall’anno successivo di altri 287,5 milioni. Somme recuperate dal fondo per Quota 100. Dallo stesso fondo arrivano 435,5 milioni di euro nel 2024 per garantire l’integrale deducibilità dell’Imu sui capannoni dall’anno d’imposta 2023. Il decreto sulla Crescita prevede, infatti, un aumento dal 40 al 50% nell’anno in corso, del 60% per biennio successivo e del 70% nel 2022. Tra le novità anche l’aumento da 5 a 9 anni della flat tax al 7% per i pensionati che si trasferiscono nei comuni del Sud, fino a 20mila abitanti.


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