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Isa, calendario al restyling: acconti con scadenze sfasate

Paradosso. Con la proroga al 16 marzo 2020 annunciata dal Mef i contribuenti forfettari e quelli soggetti agli Isa si troveranno a versare la prima parte dell’acconto 2019 successivamente rispetto alla seconda parte di acconto in scadenza il prossimo 2 dicembre. La proroga è stata annunciata dal ‘comunicato-legge’ del Mef di lunedì 14 ottobre 2019 ed è stata al centro, ieri, di un’attenta analisi della Ragioneria e del ministero soprattutto sul rispetto dei criteri di classificazione Eurostat. Il differimento del pagamento della rata dal 16 novembre 2019 al 16 marzo 2020 dovrebbe riguardare solo i contribuenti, titolari di partita Iva, in regime forfettario o nei confronti dei quali si applicano gli Isa. La proroga non dovrebbe interessare i contribuenti ‘collegati’. Il differimento riguarda quindi i soggetti Isa e i forfettari che hanno scelto di pagare a rate il saldo 2018 e il primo acconto 2019 entro il 30 settembre 2019 o che lo faranno a rate entro il 30 ottobre prossimo con lo 0,40% in più. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Isa, differimento al 16 marzo per i pagamenti di novembre’ – pag. 33)


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