La cancellazione del credito salva la deduzione della perdita
Sussistono solo due periodi di imposta in cui operare la deduzione delle perdite ‘automatiche’ in presenza di svalutazioni tassate preesistenti: l’esercizio in cui si verificano gli elementi certi e precisi e quello in cui si attua la cancellazione del credito. E’ sempre consigliabile dar corso alla deduzione solo previa cancellazione. L’Agenzia delle Entrate, con la risposta all’interpello 12/2018, ha confermato che, invece, qualora la perdita non sia stata dedotta nell’esercizio degli elementi certi e precisi né in quello in cui il reddito avrebbe dovuto essere cancellato, la deduzione ‘postuma’ può essere effettuata solo con la correzione dell’errore contabile e con la dichiarazione integrativa.