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La sanatoria delle liti pendenti dà la caccia ad altri 400 milioni

Inizia la ‘fase 2’ della sanatoria sulle liti pendenti. Chi ha aderito alla definizione agevolata è tenuto a versare due rate prima della fine dell’anno. La prima, entro il 2 settembre, l’altra, entro il 2 dicembre. Dall’appuntamento si attendono entrate per almeno 400 milioni che sommati a 463 incassati con la prima o unica rata del 31 maggio porterebbero il gettito ad oltre 800 milioni. L’Agenzia delle Entrate è chiamata ad intensificare i controlli sulla correttezza delle istanze di accesso alla sanatoria. L’eventuale rifiuto andrà comunicato al contribuente entro il 31 luglio del 2020. A tal fine gli uffici centrali hanno diramato istruzioni operative in merito ai casi più controversi da gestire per l’ammissione o meno alla chiusura del contenzioso con lo sconto. Via libera alla definizione agevolata per le controversie relative agli atti di contestazione per indebito utilizzo del credito d’imposta esistente. (Ved. anche Italia Oggi: ‘La rottamazione entra nel vivo’ – pag. 29)


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