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L’ammortamento resta l’opzione migliore anche se a 50 anni

La legge di Bilancio 2022 ha modificato retroattivamente il regime di rivalutazione e riallineamenti di marchi e avviamenti effettuati in base all’art. 110 del decreto Agosto, portando l’arco temporale di deduzione da 18 a 50 anni. Le imprese che in queste settimane stanno avviando la chiusura dei bilanci sono chiamate a valutare gli impatti anche contabili delle diverse opzioni che la legge consente. La prima è subire la nuova penalizzazione, mantenendo il regime di deduzione su 50 anni. Prima, le società fruivano di un beneficio dell’1,55% all’anno a fronte di un onere del 3% di imposta sostitutiva; il punto di pareggio oneri-benefici si otteneva dal secondo anno di ammortamento. La manovra 2022 lo sposta al sesto anno. Il tax benefit annuo diventa, infatti, dello 0,558%. Per evitare la penalizzazione ci sono due alternative: congelare la deduzione su 18 anni versando una ulteriore imposta sostitutiva o revocare, anche solo in parte, gli effetti fiscali della rivalutazione o del riallineamento.


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