Le cartelle sempre da motivare
È nulla la cartella di pagamento priva di adeguata motivazione. Trattandosi di un atto impositivo deve essere motivata in relazione ai presupposti di fatto e di diritto che hanno originato la pretesa. Quando la cartella si riferisce alla liquidazione delle imposte dovute sulla base dei dati forniti dai contribuenti o rinvenibili negli archivi dell’Anagrafe tributaria, l’onere motivazionale dell’ufficio può ritenersi assolto mediante un richiamo alla dichiarazione stessa o agli estremi del procedimento sottostante. Sulla base di questi principi la Corte di cassazione civile, con le ordinanze nn. 16853 e 16854 dello scorso 15 giugno, ha respinto i ricorsi presentati dall’ufficio, confermando l’annullamento delle cartelle di pagamento disposte dalla sentenza di appello.
