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L’Ocse: in Italia più tasse della Svezia Ma il Fmi loda Roma: riforme giuste

Il rapporto tra tasse e ricchezza sale di mezzo punto e, soprattutto, segna per l’Italia il 42,9% a fronte di una media Ocse del 33,5%. Nel 2020 l’incidenza della tassazione sul Pil è cresciuta dello 0,5% rispetto al 2019, nonostante la pandemia, uno scatto in avanti ben superiore alla media dei paesi industrializzati che registra un lieve aumento pari a +0,1%, portandosi così al 33,5%. L’analisi dell’Ocse evidenzia, inoltre, che il peggioramento del rapporto tra tasse e Pil per l’Italia si è tradotto in un rapido avvicinamento alla vetta della classifica tra i Paesi più tassati. Il primato (negativo) in questo rapporto tra introiti statali e Pil spetta alla Danimarca, seguita dalla Francia e dal Belgio. Al quarto posto c’è l’Italia che nel 2019 era sesta e, dunque, ha scalato due posizioni. Nelle stesse ore del rapporto firmato Ocse sono arrivati i complimenti del Fondo monetario internazionale all’Italia, per i tassi di crescita raggiunti negli ultimi trimestri. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘Ocse: in Italia il rapporto tasse/Pil al 42,9% (+0,5%)’ e ‘Fmi in linea con la Ue: Italia ok sugli investimenti ma la spesa sia sostenibile’ – pag. 2)


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