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Manovra, parte la lettera per la Ue Alt di Lega e M5S all’apertura di Tria

Oggi il Governo dovrà rispondere alla Commissione Europea che ha chiesto di modificare la manovra 2019. Ma le posizioni tra il ministero dell’Economia, Palazzo Chigi e i due vice-premier, Salvini e Di Maio, sono distanti. Aperto al dialogo e a qualche concessione è il titolare del Tesoro, Giovanni Tria. Indisposti a concessioni i leader di Lega e M5S. Preso atto dell’ulteriore rallentamento dell’economia, Tria vorrebbe quanto meno ritoccare al ribasso l’obiettivo della crescita programmata per il 2019, così da rendere più credibili le coerenze della manovra. Portandola dall’1,5% previsto tre settimane fa a un più realistico 1,3%, senza per questo modificare l’obiettivo di deficit del 2,4%. Il Movimento non ci sta. La Lega esprime forti perplessità. Alla Ue si confermerà che il deficit al 2,4% è un tetto massimo, ma bisogna trovare un meccanismo credibile per frenarlo in caso di scivolamento.


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