Nel mirino della Gdf le banche di San Marino
A fine gennaio l’Agenzia delle Entrate ha inviato i questionari a oltre 250 banche sparse in tre continenti. L’elenco dei Paesi coinvolti è frutto della rielaborazione dei dati della prima voluntary disclosure da cui sono emersi i rapporti finanziari ora al centro dell’attenzione erariale. La campagna contro gli ex paradisi fiscali coinvolge tra l’altro Svizzera, Principato di Monaco, San Marino, Lussemburgo ma anche Bahamas, Antigua, Bermuda e Hong Kong. La legge dice che le banche sono tenute a trattenere alla fonte l’imposta per l’attività svolta su redditi che hanno ‘una fonte italiana di produzione’. Nel mirino ci sono le commissioni trattenute a clienti ‘fiscalmente’ italiani e le modalità di gestione della clientela italiana e quelle di utilizzo dei dipendenti sul mercato italiano. La finalità è quella di dimostrare la ‘stabile organizzazione’ societaria per individuare nuovi importanti e stabili ‘contribuenti’.
