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Non basta la nota di accredito per recuperare l’Iva ‘sospesa’

Il contribuente che passa al forfettario computa nell’ultima liquidazione Iva l’imposta a debito ancora ‘sospesa’ prima dell’ingresso nel nuovo regime, ma non può recuperarla con una nota d’accredito se il corrispettivo non viene pagato dal committente che sia assoggettato a procedura concorsuale. Così avviene per chi ha emesso fattura a esigibilità differita e per chi, nel 2018, era in regime di Iva per cassa e ha emesso fatture che non risultano saldate alla fine del periodo d’imposta. Ciò vale anche se l’Iva sulle fatture emesse dal soggetto in cash accounting è sospesa da oltre un anno perché il committente è assoggettato alla procedura di amministrazione straordinaria. E’ quanto si legge nella risposta all’interpello 190 pubblicata ieri sul sito delle Entrate.


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