Rassegna Fiscale

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Per chiudere le liti è caccia ai pagamenti già effettuati

Definizione delle liti pendenti. Entro il 31 maggio chi ha proposto l’atto introduttivo del giudizio in primo grado è tenuto a presentare una domanda per ogni controversia con l’Agenzia delle Entrate. Sono definibili le liti pendenti in ogni stato e grado di giudizio (anche in Cassazione), il cui ricorso sia stato notificato entro il 24 ottobre 2018 e per le quali alla data di presentazione della domanda il processo non si sia concluso con pronuncia definitiva. Il costo della definizione dipende dallo stato della lite e dalla soccombenza. Per le definizioni delle associazioni, al tributo vanno sommati le sanzioni e gli interessi accertati, dovuti in percentuale. Per le controversie relative a sole sanzioni collegate al tributo, definibili senza alcun versamento, nella domanda va indicato zero. Determinato l’importo lordo vanno decurtate le somme versate in pendenza di giudizio. Si tratta degli importi pagati a qualsiasi titolo, di spettanza dell’ente impositore, prima della presentazione della domanda di definizione. Dato non facile da ricavare.


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