Rassegna Fiscale

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Responsabilità, costi e capienza fiscale Come scegliere la strada del superbonus

Dopo la circolare 24/E/2020 dell’Agenzia delle Entrate e, soprattutto, dopo l’emanazione del provvedimento relativo alla comunicazione dell’opzione per la cessione del credito, è possibile riflettere sui comportamenti che il beneficiario può assumere. E ciò, non solo per le spese sostenute su interventi meritevoli del superbonus al 110%, ma anche per tutti gli altri interventi come la ristrutturazione edilizia e il ripristino delle facciate agevolato al 90%. Le alternative possibili per l’impiego della detrazione sono tre. La prima è rappresentata dalla detrazione classica che per il 110% è in cinque anni e non in dieci. Sarà preferita da chi può disporre nei cinque anni di un carico impositivo ordinario capiente. Il pericolo di perdere il risparmio d’imposta è maggiore quanto più le spese sono rilevanti e da spalmare, come anticipato, in 5 anni. L’opzione della cessione del credito sarà preferita nelle ipotesi in cui il cedente è incapiente o ha redditi variabili e non certi.
Con lo sconto in fattura è possibile arrivare fino ad un importo massimo pari al corrispettivo dovuto.


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