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Sanatoria irregolarità formali con obbligo di rimozione

La sanatoria delle irregolarità formali può essere utilizzata anche quando il contenzioso è pendente. Questa si perfeziona con il pagamento di 200 euro e con la rimozione dell’errore. La rimozione deve avvenire ‘in ogni caso’ quando la sanzione è stata irrogata mentre non va effettuata quando non è possibile o ‘necessaria’. Il provvedimento attuativo sembra chiarire che la rimozione dell’errore vada effettuata quando la sanzione è stata irrogata dall’ufficio, e quindi risulta un atto emanato dall’amministrazione. Così se quest’atto risulta essere stato impugnato e il contribuente intende addivenire alla sanatoria delle irregolarità formali in luogo della definizione delle liti pendenti, dovrebbe eseguire il pagamento di 200 euro e l’adempimento ora per allora. Potrebbe tuttavia trattarsi di una vicenda per la quale il contenzioso risulta essere datato e non esiste materialmente più la possibilità di effettuare la rimozione dell’errore.


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