Rassegna Fiscale

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Su ogni indebita compensazione una sanzione da mille euro

Nell’ultima bozza del decreto fiscale spicca la stretta sulle indebite compensazioni che secondo le stime farà risparmiare allo Stato nel 2020 circa 1,08 miliardi e 0,88 miliardi negli anni a seguire. Tre gli interventi previsti: il differimento temporale delle compensazioni sui crediti relativi alle imposte sui redditi, le addizionali, le imposte sostitutive e l’Irap; l’estensione dell’obbligo di effettuare pagamenti tramite compensazione attraverso i canali telematici delle Entrate anche per i contribuenti non titolari di partita Iva; un radicale inasprimento del sistema sanzionatorio. Il decreto estende la normativa sulla compensazione dei crediti Iva ai crediti inerenti le imposte sui redditi e le relative addizionali, le imposte sostitutive delle imposte sui redditi e l’Irap. In questo modo l’utilizzazione del credito fiscale in compensazione diventa possibile solo dopo 10 giorni dall’invio delle dichiarazioni. Anche i soggetti che non sono titolari di partita Iva dovranno servirsi dei canali telematici delle Entrate per eseguire pagamenti compensando crediti tributari. Introdotta una sanzione fissa di mille euro su ogni delega di pagamento identificata in sede di controllo quale tentativo di indebita compensazione.


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