Rassegna Fiscale

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Vendite in nero, non si fa

L’imprenditore che impone vendite in nero ai dipendenti risponde di evasione fiscale. Il giudice penale può utilizzare i dati raccolti dalla Guardia di Finanza ai fini dell’accertamento. È quanto si legge nella sentenza n. 1290 di ieri della Corte di cassazione che ha respinto il ricorso di un commerciante. I giudici hanno spiegato che le presunzioni legali previste dalle norme tributarie, pur potendo avere valore indiziario, non possono costituire di per sé fonte di prova della commissione dell’illecito, assumendo il valore di dati di fatto, che devono essere valutati liberamente dal giudice penale unitamente a elementi di riscontro che diano certezza dell’esistenza della condotta criminosa e che, in materia di reati tributari, il giudice penale, mentre non è vincolato dalle valutazioni compiute in sede di accertamento tributario, può tuttavia con adeguata motivazione apprezzare gli elementi induttivi in detta sede valorizzati per trarne elementi probatori.


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