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Web tax con versamento unico e imponibile legato agli utenti

Il Ddl di Bilancio delinea un restyling dell’imposta sui servizi digitali che troverà applicazione a partire dal 2020. Cambia, dunque, il dm attuativo che tuttavia non è stato mai emanato. Molte le modifiche previste dalla manovra. E’ bene precisare che la web tax all’italiana ha carattere transitorio in quanto verrà meno non appena entreranno in vigore gli accordi internazionali sulla tassazione dell’economia digitale. La web tax nostrana colpisce i ricavi derivanti dalla fornitura di servizi digitali conseguiti dalle grandi imprese che operano sul web. I ricavi complessivi non devono essere inferiori a 750 milioni di euro e a 5,5 milioni quelli da servizi digitali erogati sul territorio. Ora viene specificato che i ricavi da considerare sono quelli relativi all’anno solare precedente. Viene anche chiarito che non costituisce presupposto impositivo la realizzazione di taluni servizi digitali. I soggetti passivi sono obbligati a tenere un’apposita contabilità.


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