Bonus 200 euro a rischio per i lavoratori a termine
Nell’ambito del lavoro subordinato, aver previsto l’aggancio del bonus di 200 euro con la normativa che disciplina l’esonero contributivo dello 0,80% complica la vita ad aziende e consulenti. Pensiamo ad un lavoratore dipendente assunto con contratto a tempo determinato con scadenza il 31 marzo 2022. Nel primo trimestre dell’anno la sua retribuzione mensile non ha superato i 2.692 euro e, per questo motivo, il datore di lavoro ha riconosciuto la riduzione contributiva dello 0,8%. Alla scadenza, il contratto di lavoro è cessato e si ipotizza che il lavoratore verrà riassunto da un’altra impresa, con decorrenza 1°luglio 2022. Con la retribuzione di luglio si pone il problema dell’erogazione dei 200 euro.
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