Contratti a termine record: 3,2 milioni, come nel ‘77
A maggio il numero degli occupati è sceso di 49mila unità. Colpa soprattutto della diminuzione dei dipendenti a tempo indeterminato: ben 96 mila in meno rispetto ad aprile. Un taglio di posti compensato solo in parte dall’aumento dei contratti a termine (14 mila in più nel giro di un mese) e dalla crescita dei lavoratori autonomi che sfiorano quota 5 milioni, con un aumento di 33 mila unità a maggio. Complessivamente gli occupati sono scesi sotto la soglia dei 23 milioni. Il tasso di disoccupazione, però, si ferma all’8,1% ma aumentano gli inattivi (più 48 mila). Sono invece 44 mila coloro che hanno smesso di cercare lavoro. I lavoratori dipendenti con contratto a termine hanno raggiunto un record assoluto: 3 milioni e 176 mila, mai così tanti dal 1977. A conti fatti ha un contratto a termine il 17,7% dei dipendenti, poco meno di uno su cinque. Negli ultimi dodici mesi l’occupazione è cresciuta soprattutto grazie ai dipendenti a termine.
