Detenuti al 41 bis, legittime le videochiamate
Guerra al 41-bis. L’esponente di Cosa Nostra, Salvatore Madonia, dopo aver ottenuto dalla Cassazione il riconoscimento del diritto all’informazione e quindi alla lettura dei quotidiani, si è visto riconosciuto, sempre dalla Cassazione, il diritto a colloqui via video. Con la sentenza n. 23819, depositata ieri, la Cassazione penale ha infatti respinto il ricorso del ministero della Giustizia che contestava la decisione del Tribunale di sorveglianza di Roma il quale aveva aperto al diritto ai colloqui da remoto. Il ministero contestava la mancanza di una disciplina dei video-collegamenti sia per i detenuti in regime ordinario sia per quelli al 41-bis; inoltre, evidenziava l’impugnazione, proprio per i detenuti in massima sicurezza nei confronti dei quali la disciplina in corso prevede colloqui soltanto in presenza, in locali attrezzati e con modalità idonee ad impedire lo scambio di oggetti. La Cassazione è stata di parere avverso, sostenendo che i colloqui visivi rappresentano un fondamentale diritto del detenuto alla conservazione della vita familiare e al mantenimento di rapporti con i congiunti più stretti.
