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Il costo dell’anticipo del Tfs non azzera l’effetto detassazione

La pubblicazione del decreto di approvazione dell’accordo quadro per il finanziamento dell’anticipo del Tfs/Tfr dei dipendenti pubblici ha completato il quadro disegnato dal Dl 4/2019. Questi lavoratori ora possono contare su una detassazione applicata al Tfs/Tfr in relazione al periodo di posticipo con cui esso viene erogato rispetto alla data di pensionamento e possono, tramite finanziamento, incassare da subito fino a 45mila euro dell’importo spettante. Per l’incasso il lavoratore, previa domanda, cede il credito a istituti bancari e lo riceve subito ma a fronte di un costo. Il decreto ha stabilito uno spread pari allo 0,40% da applicare al tasso di rendimento medio dei titoli pubblici con durata analoga al finanziamento. In ogni caso il tasso complessivo non potrà essere inferiore a 0,40 punti percentuali. Gli interessi a carico dei lavoratori sono calcolati con il regime di capitalizzazione semplice. Solo i lavoratori che hanno terminato il servizio per pensionamento (di vecchiaia, anticipata, anticipata contributiva e ‘quota 100’) possono richiedere l’anticipo agevolato.


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