Ilva, negoziato in salita Slitta il decreto Taranto
Il voto di domenica in Emilia Romagna ha fatto slittare il decreto Taranto che il Consiglio dei ministri avrebbe dovuto varare ieri. Se ne riparlerà al prossimo Cdm del 28 gennaio. Il dialogo con la Arcelor Mittal prosegue stancamente. Ieri il premier Conte avrebbe dovuto incontrare a Davos (Svizzera) il patron della società franco-indiana ma all’ultimo ha annullato la sua partecipazione. Nel frattempo si lavora al decreto che non riguarda solo Taranto. L’idea è quella di un provvedimento per l’intero Mezzogiorno con il rafforzamento del credito di imposta per ricerca e innovazione, con un’aliquota del 50% rispetto al 12% che si applica nel resto d’Italia. Restano evidenti le difficoltà per chiudere l’accordo relativo al nuovo piano industriale dell’ex Ilva. La problematica principale è legata ai 3mila esuberi che l’azienda continua a ritenere necessari. Il Governo è disposto a coprirli temporaneamente con gli ammortizzatori sociali a patto che la società li riassorba raggiunto l’utile di bilancio.
