Nella gig economy va preso atto delle collaborazioni
Il settore della gig economy ha sollecitato il legislatore ad intervenire a tutela delle nuove forme di lavoro. Intervento attuato con un provvedimento estensivo dell’ambito di applicazione della disciplina del lavoro subordinato e con un intervento di ridefinizione dell’area del lavoro autonomo e coordinato non subordinato. Scopo delle misure era attrarre il più possibile nell’ambito del lavoro subordinato le attività coordinate tramite strumenti digitali. Entrambi non hanno tuttavia inciso sul previgente contesto normativo. Per porre rimedio e fornire tutele al lavoro coordinato e continuativo senza vincolo di subordinazione il legislatore dovrebbe emanare una norma che avrebbe potuto inserire nel decreto Dignità e oggi potrebbe inserire in un intervento integrativo dell’art. 2 del Dlgs 81/2015.