Nuovo codice della strada, penalizzate le imprese
La riforma del Codice della strada penalizza i settori produttivi e industriali. A soffrire sono in particolare i trasporti eccezionali di merci. Il rischio è di mettere in seria crisi i settori più esposti, ossia l’acciaio e le costruzioni. Il testo di riforma prevede una disciplina fortemente restrittiva delle attuali modalità di svolgimento dei trasporti eccezionali. In particolare viene ridotto il limite massimo di peso da 108 a 86 tonnellate e viene introdotto il vincolo del ‘pezzo unico e indivisibile’. Questo aggravio riguarda settori importanti: blocchi di pietra naturale, elementi prefabbricati compositi, apparecchiature industriali complesse per l’edilizia e prodotti siderurgici coils e laminati grezzi. Si somma ai vincoli imposti dagli enti gestori di strade e autostrade dopo il crollo del Ponte di Annone Brianza del 28 ottobre 2016. Secondo Confindustria la situazione dei trasporti eccezionali è diventata insostenibile.
